Il primo medico che ha soccorso Alex Zanardi dopo l’incidente parla dei minuti immediatamente successivi allo scontro con il tir, quando l’atleta ha iniziato la sua battaglia tra la vita e la morte.
Intervenuto ai microfoni de la Repubblica, Luigi Mastroianni, il primo medico che ha prestato soccorso ad Alex Zanardi dopo il drammatico incidente in handbike, ha parlato dei minuti successivi all’incidente, quelli cruciali per la vita dell’atleta.
Il primo medico che ha soccorso Zanardi: ‘Vivo grazie alla moglie’
Ai microfoni de La Repubblica il primo medico che ha prestato soccorso ad Alex Zanardi ha parlato del ruolo fondamentale svolto dalla moglie dell’atleta, bravissima a parlare con il marito nonostante lo spavento per evitare che l’atleta perdesse totalmente i sensi.
“All’inizio non avevo capito di chi si trattasse, ero solo concentrato sulle sue condizioni. Non parlava e aveva gli occhi socchiusi. Era in stato di semi-incoscienza quindi ho chiesto alla moglie di parlargli, per non fargli perdere del tutto i sensi. Se fosse successo, probabilmente ora non sarebbe vivo. È stata bravissima: nonostante lo choc, continuava a dirgli: ‘Non ci lasciare, supererai anche questa vedrai, forza Alex, forza'”.
Nei minuti concitati dopo l’incidente non sono mancati momenti di tensione, come ha raccontato il medico.
“Con trauma cranici così gravi le persone non devono essere mosse. Non so chi fosse, forse uno che aveva visto troppe volte E.R. in televisione e pensava di saper fare il medico”.
Le condizioni di Alex Zanardi
Alex Zanardi, dopo due interventi alla testa, è stabile ma in gravi condizioni, ricoverato in ospedale e costantemente monitorato dai medici.